Il 2025 sarà l’anno in cui si festeggerà il prossimo Giubileo e fin da ora c’è grande attesa tra i fedeli di tutto il mondo. Si tratta di un evento che, oltre ovviamente ai fedeli, attrarrà milioni di turisti ed è anche riconosciuto e rispettato dalle altre fedi in tutto il mondo. Ne abbiamo parlato con Mario D’Ignazio, i cui messaggi sono stati già ospitati sul nostro blog.
Cos’è e come funziona il Giubileo Universale
L’ultimo Giubileo ci fu nel 2015, voluto straordinariamente da Papa Francesco, pertanto quello del 2025 sarà il secondo Giubileo dell’attuale Papa argentino. Come molti sanno, per i fedeli il Giubileo è un anno di grazia, grazie al quale viene offerta dalla Chiesa la possibilità di chiedere l’indulgenza plenaria, ovvero la remissione dei peccati sia per sé stessi che per i propri cari defunti. Un Giubileo dura poco più di un anno, infatti inizia verso Natale e si conclude con l’Epifania del nuovo anno. Sono tanti i riti emozionanti di questa manifestazione ma tra tutti spicca sicuramente quello inerente all’apertura della Porta Santa. Si tratta di una Porta Sacra che viene aperta soltanto durante l’anno del Giubileo e le 4 principali sono rappresentate dalle basiliche più importanti di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. La prima ad essere aperta è quella della Basilica di San Pietro mentre le altre vengono aperte nei giorni a seguire e rimangono aperte fino al termine del Giubileo.
Giubileo 2025 a Roma: un evento di fede e cultura
In una recente intervista si è soffermato a parlare del Giubileo 2025 anche il cardinale Parolin, che ha evidenziato quanto necessaria e feconda sia la complementarietà per il bene di quanti si faranno pellegrini alla tomba di Pietro e Paolo per attraversare la porta santa, secondo l’antica tradizione giubilare. Per tutto il porporato, infatti, il Giubileo rappresenta un’opportunità unica anche alla città di Roma e a tutta l’Italia, pronta ad accogliere milioni di turisti. Papa Francesco, inoltre, ha chiesto che nei due anni precedenti al Giubileo, quindi già a partire da quest’anno, ci si deve focalizzare su due particolari tematiche. Il 2023 è dedicato alla rivisitazione dei temi delle quattro Costituzioni del Concilio Vaticano e, a tal proposito, sono in preparazione diversi sussidi per consentire a milioni di curiosi e fedeli di scoprire “l’anelito innovatore che ha permesso alla Chiesa di entrare con consapevolezza nel terzo millennio della sua storia”. Il 2024 sarà invece dedicato alla preghiera e l’idea è quella di creare al Giubileo in contesto favorevole e consentire ai pellegrini di prepararsi.