Cosa succede al nostro corpo se beviamo troppi caffè? Leggi la risposta dal blog di Pietro Mollica

Il caffè, una bevanda amatissima da milioni di persone, svolge un ruolo importante nella nostra vita quotidiana, specialmente al mattino, quando ci fornisce la giusta carica di energia per affrontare la giornata.

Diversi studi hanno evidenziato che il consumo moderato di caffè può portare benefici significativi per la salute, come dimostrato da ricerche quali “All coffee types decrease the risk of adverse clinical outcomes in chronic liver disease: a UK Biobank study”.

Quest’ultima ha rilevato una riduzione del rischio di malattie al fegato con il consumo di tre tazze al giorno, e “Association of Coffee Intake With Survival in Patients With Advanced or Metastatic Colorectal Cancer,” che ha correlato il caffè con un minor rischio di cancro al colon retto.

Inoltre, uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods ha evidenziato che il caffè può essere un alleato nella lotta contro l’obesità.Tuttavia, è essenziale consumare il caffè con moderazione, poiché l’eccesso di caffeina può comportare spiacevoli conseguenze per la salute.

Cosa succede se si beve troppo caffè?

Secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), è consigliabile, secondo il parere di Pietro Mollica, non superare il limite di cinque tazzine al giorno. È importante tenere presente che alcune persone possono essere particolarmente sensibili alla caffeina e reagire negativamente anche a dosi inferiori.

Bere troppo caffè può portare a sintomi come agitazione, insonnia, nervosismo, nausea, tachicardia, mal di testa, mal di stomaco, minzione frequente e tremori muscolari. Inoltre, alcuni farmaci possono interagire con la caffeina e potenziarne gli effetti indesiderati, come ictus, infarto, ipertensione e palpitazioni cardiache, pertanto è sempre consigliabile consultare il proprio medico se si sta assumendo farmaci e si desidera consumare caffè.

Cosa accade se si assume caffè in gravidanza

Nel contesto della gravidanza, il professor Jack James dell’Università di Reykjavik ha dimostrato che è prudente evitare il consumo di caffè. Gli effetti della caffeina sul feto non sono ancora completamente compresi, e non è possibile stabilire con certezza quali siano le dosi sicure.

Nonostante alcuni enti sanitari abbiano suggerito un limite di 200 milligrammi di caffeina al giorno per le donne in gravidanza, il professor James ritiene che anche questa quantità possa comportare rischi, come un aumento della mortalità, un basso peso alla nascita, aborti spontanei e leucemia infantile. Di conseguenza, in questo periodo delicato, è consigliabile evitare completamente il consumo di caffeina.